La cartomanzia è solo una dei centinaia di metodi di divinazione esistenti al mondo.
La divinazione infatti è il retaggio storico nato dall’uomo primitivo e arrivato fino ai giorni nostri.
Pertanto nei secoli i metodi si sono ampliati e diversificate andando a creare una miriade di metodi e tecniche che vedremo, nella maggior parte, in questo articolo.
Cosa è la Divinazione
Vediamo come la divinazione ci viene incontro per sciogliere i nostri dubbi sull’amore, mettendoci a disposizione un quantitativo enorme di arti mantiche tra le quali potremmo scegliere quella che più ci incuriosisce e l’indovino stesso anche secondo quale tecnica pratica, badando bene che come per l’antichità anche ora l’indovino vero, colui che ama e dedica i suoi studi a queste arti, sicuramente conoscerà e praticherà la maggior parte dei metodi mantici più conosciuti.
Poiché attualmente le arti mantiche documentate sono più di 50, ci occuperemo qui di fare una panoramica di quelle più largamente praticate così che il consultante ne avrà un quadro completo, ma prima facciamo un preambolo che abbia l’obiettivo di fare chiarezza tra le tipologie di divinazione.
Metodi di divinazione
Secondo una prima classificazione di stampo classica le arti divinatorie si dividerebbero in due macro-gruppi:
Divinazione intuitiva
Dove l’indovino è il fulcro centrale e non usa particolari strumenti ma opera tramite il potere della sua particolare predisposizione, il dono.
Le sue specifiche doti soprannaturali possono essere variegate, di tipo medianiche, di channeling, veggenza, chiarudienza, scrittura automatica o capacità premonitive di vario genere che lo connettono a specifiche Entità o Piani Superiori dai quali carpisce informazioni e risposte, questo avviene in linea di massima in uno stato alterato di coscienza come la trance, le danze rituali, i viaggi astrali indotti, meditazioni particolari o preghiere, come l’estasi o l’invasamento momentaneo di certi profeti.
Divinazione induttiva
Di decodifica dei segni e degli oggetti usati, quindi legata alla conoscenza di una tecnica di divinazione, dove i vari oggetti utilizzati faranno da ponte tra l’indovino e varie entità, a seconda della tecnica stessa che le richiama e trasmette indicazioni.
Oltre alla perfetta conoscenza della tecnica specifica alla scienza mantica utilizzata, l’indovino dovrà possedere alte capacità di connessione con queste determinate entità, nonché possedere una vibrazione tale che il messaggio sia comprensibile e non da meno saper riconoscere la differenza tra la propria fantasia e le indicazioni provenienti dall’alto.
In questa seconda branca ci sentiamo di far ricadere le sottocategorie indicate nella classificazione data dallo scrittore esoterista Giordano Berti alle arti divinatorie.
Divinazione artificiale
E’ basata su oggetti simbolici costruiti dal divinatore, tramite l’uso di simboli esoterici posti ad esempio su pietre o carta.
Divinazione Naturale
L’osservazione dai segni naturali ricercati dal divinatore stesso, per esempio il movimento degli astri (astrologia) o la morfologia del terreno (geomanzia).
Divinazione occasionale
Riguarda l’interpretazione di fatti occasionali o accidentali come gli incontri casuali o i sogni premonitori.
Mentre di tutt’altra natura, ma altrettanto valida, è la classificazione proposta dallo psicologo statunitense Julian Jaynes.
Presagi e loro scrittura
Registrazione di sequenze di eventi insoliti o importanti, quindi una semplice annotazione cronologica delle curiosità dalla quale poi con lo sguardo al passato si prevedeva il futuro, poiché tutto è ciclico e le ere si susseguono con frequenze già conosciute nei tempi antichi.
Sortilegio
Attinente a tutta la branca divinatoria che ha a che fare con l’estrarre a caso, appunto “a sorte”, che si tratti di pietre, rami, carte o qualsiasi altro oggetto. Branca attualmente denominata Cleromanzia.
Auguri
“Divinazione che prende in considerazione una serie di possibilità date”, cita l’autore. Del resto gli auguri o auspici erano antichi sacerdoti Romani che praticavano l’arte di prevedere il futuro chiamata per l’appunto degli Auguri o Auspici tramite l’osservazione del volo degli uccelli.
Spontanea
Sotto questo punto ricadono tutte le arti mantiche senza l’uso di strumenti specifici, ma solo tramite intuizioni e premonizioni come espressione delle capacità extrasensoriali dell’indovino.
Astragalomanzia
Quest’arte, ”astragalomanzia”, mantica molto antica che risalirebbe all’antico Egitto, si riferisce all’utilizzo degli astragali, ossia vertebre di animali come strumento divinatorio che poi vennero trasformati in cubi numerati, gli attuali dadi e quest’arte fu chiamata Cubomanzia.
Questa pratica fu molto usata perché andò di pari passo all’uso dei dadi come gioco d’azzardo. La pratica veniva svolta con tre dadi, dove ogni combinazione aveva un significato, il più funesto era chiamato “il colpo di Venere” e corrispondeva alla triade 666.
Astrologia
L’astrologia è la mantica più antica e la prima che si è occupata non solo del mondo fisico ma anche di quello interiore dell’essere umano.
L’ Astrologia studia il movimenti degli Astri del sistema solare e le diverse posizioni dei pianeti nel cerchio zodiacale, sulla base della credenza che questi movimenti influenzano gli eventi terrestri e la sfera umana interiore.
Il postulato a fondamento di questa scienza è che il moto di ogni pianeta quando ricade in un determinato settore del Zodiaco ne assimila la natura e nello stesso tempo lo influenza con la propria.
Questa scienza, spesso conosciuta solo per la sua funzione divinatoria, che è solo uno degli aspetti dell’Oroscopo, è ben più complessa e abbisogna di studi in ambiti diversi che vanno dalla mitologia, passando per la psicologia e la filosofia arrivando all’astronomia.
Bibliomanzia
Combattuta aspramente dalla Chiesa perché largamente presente anche nel clero in epoca romana, la Bibliomanzia fa parte della Sticomanzia, che consiste nel porre una domanda e nell’aprire un libro a caso dal quale estrarre a sorte una frase indicando la pagina ad occhi chiusi.
Molti sono stati i libri prediletti sopratutto quelli omerici, grandi classici, ed i testi sacri, uno su tutti precisamente la Bibbia dà il nome a questa pratica, di non facile attuazione poiché la frase va interpretata e poi ricondotta alla domanda posta.
Caffeomanzia
L’arte di leggere i fondi di caffè è un rituale molto antico. Si pratica con due modalità a seconda che si usi il caffè turco o quello greco entrambi miscele di caffè molto sottili che vengono bollite con l’acqua.
Il metodo più usato è indubbiamente quello del caffè turco, che va servito in una tazza di porcellana bianca con il piattino.
Dopo aver bevuto il caffè caldo rimarrà sempre un po di fondo (la parte solida) nella tazzina che andrà capovolta sul piattino, ponendo la mano sulla tazzina e girandola su se stessa dolcemente si porrà il quesito, quando la tazzina si sarà freddata si girerà e le prime immagini scorte saranno il responso al quesito posto.
Procedimento simile viene fatto anche per leggere i fondi di Tè.
Cartomanzia
Metodo di divinazione tramite l’utilizzo di un mazzo di carte.
Di mazzi da utilizzare ce ne sono moltissimi che possiamo dividere in due grandi categorie, Tarocchi e carte degli Oracoli, tra i primi i più conosciuti sono i Tarocchi di Marsiglia che contano 78 arcani, carte illustrate di cui 22 arcani maggiori e 56 arcani minori Nei mazzi degli Oracoli, anch’esse illustrate, possiamo contare un numero di carte che varia da 36 a 100 a seconda del mazzo, i più popolari sono le Sibille.
La differenza più rilevante tra Tarocchi Amore ed Oracoli sta nella non divisione di quest’ultimi in maggiori e minori e quindi tutte le carte hanno lo stesso valore.
Quest’arte molto complessa abbisogna oltre che di una particolare sensibilità dell’indovino di conoscenze esoteriche vaste poiché è vasto il campo di azione sul quale può trovare applicazione.
Chiromanzia
Considerata una pseudoscienza si pone l’obiettivo di delineare i tratti della personalità e di prevedere il destino di un’individuo tramite la lettura della mano e delle sue linee che sono 7 principali.
Le mani da sempre hanno avuto un valore magico e sacro e l’origine di questa antica mantica va ricercata nelle discipline astrologiche indiane ed è a tutt’oggi molto utilizzata specialmente in concerto con altre discipline olistiche come la meta-medicina.
I Ching
Il Libro dei Mutamenti è un fondamento della cultura cinese considerato da molti sacro e che fu studio dello stesso Jung quando pose le basi delle sua teoria della Sincronicità.
É considerato uno strumento infallibile, poiché i responsi non sono mai netti ma portano a meditare ed a trovare le risposte dentro di se.
La consultazione del libro è relativamente semplice rispetto agli artifici grafici che contiene chiamati esagrammi, costituiti da sei linee spezzate o continue e si pratica lanciando tre monete che indicheranno l’esagramma da leggere.
I’Ching si rifà a concetti di base di Natura, ciclicità e yin e yang.
Runomanzia
Gli antichissimi segni delle Rune (alfabeto runico), risalgono al II secolo e sono propri dei popoli del nord Europa, ma le loro origini sono ancora incerte.
Sicuramente il loro linguaggio è criptico quanto ancestrale, basti pensare al fatto che le ritroviamo incise su costruzioni megalitiche altrettanto misteriose come i dolmen e i menhir.
Il potere ed il controllo di questo strumento è attribuito ad Odino, divinità considerata dai popoli nordici il principio dell’universo.
Le Rune sono 24 più una senza nome ed il loro uso veniva tramandato solo oralmente, come si suol dire “da bocca ad orecchio”, per cui la metodologia di utilizzo risulta variegata e in alcuni casi discordante.
Cristallomanzia
Questa mantica in realtà rientra nella categoria dello Scrying “scrutare”, tecnica che consiste nel fissare un punto su di una superficie riflettente ed attendere che appaiano delle immagini rimanendo concentrati sul quesito.
Nello Scrying gli strumenti prediletti oltre alle sfere di cristallo sono gli specchi (catoptromanzia) e l’acqua (idromanzia).
Nella cristallomanzia le sfere oltre che di cristallo possono essere di berillo o anche solo di vetro.
La difficoltà di queste tecniche consiste nell’accorgersi delle immagini relative alla predizione e quelle relative alla fantasia di chi le pratica, in linea di massima le immagini veritiere sono improvvise e scollegate tra loro.
Numerologia o Aritmanzia
Dal nome greco composto da arithmòs (numero) e mantheia (divinità) è una pratica molto antica conosciuta già ai tempi di Pitagora considerato suo fondatore per l’omonimo teorema.
Questa pseudoscienza mette in relazione i numeri con tutto ciò che è esistente tramite una relazione mistico-esoterica fondata su due concetti di base, quello che ogni numero da 1 a 9 possiede uno specifico significato, e che le sequenze personali come la data di nascita ed il nome sono codici esoterici che possono dare indicazioni sulla persona.
Nella pratica sono molte e differenti le modalità di applicazioni che vedono nell’uso dei numeri uno strumento divinatorio, come quello relativo all’Aritmomanzia che associa all’alfabeto latino i numeri.
Radioestesia
L’uso del pendolo nell’immaginario comune è indicativo della magia stessa e sembra facile da praticare poiché risponde con un sì o un no a seconda di come gira su se stesso, in realtà il protocollo è semplice ma abbisogna di anni di pratica perché il responso sia veritiero, in quanto l’operatore dovrà possedere il controllo energetico del proprio corpo e saper bloccare il flusso energetico nel braccio che tiene il pendolo come se fosse un’estensione inanimata, altrimenti il pendolo seguirà l’energia della persona stessa.
Questo strumento essendo sensibile ai campi magnetici va usato testando prima i luoghi in cui si pratica, essendo la radioestesia una disciplina che intende captare le energie vibrazionali attraverso strumenti come il pendolino o il biotensor.
La sua origine va ricercata nella rabdomanzia, la localizzazione di oggetti sotterranei come l’acqua tramite un bastone biforcuto.
Divinazioni che già facciamo, siamo tutti indovini.
Volevamo regalarvi una curiosità, tra le tante tecniche mantiche la cui lista è abnorme a dir poco, ce ne sono alcune che fanno parte del nostro uso comune che facciamo involontariamente, ma che rientrano nelle arti divinatorie, magari non ne conosciamo l’uso da questo punto di vista, fatto stà che le pratichiamo.
Anagrammatomanzia
Vi è mai capitato di anagrammare il vostro nome o quello di qualcuno per vedere quale parola esce fuori? ebbene quello è un messaggio proprio di una specifica arte divinatoria, Anagrammatomanzia, un’arte mantica di stampo moderno.
Nefelimanzia
Oppure, tutti sdraiandosi in un prato e ponendo gli occhi al cielo hanno intravisto figure nelle nuvole, un gioco divertente che però ha le sue basi in un’arte ben precisa la Nefelimanzia, l’arte mantica appunto di divinizzare tramite le forme delle nuvole.
Piromanzia
Stessa cosa per il fuoco, quante volte da ragazzi in un falò su di una spiaggia prima e poi magari davanti al caminetto di casa abbiamo passato lunghi attimi ipnotizzati dal crepitio del fuoco e dalla danza sinuosa della fiamma che quasi quasi ci portava in altri mondi, quello stato è proprio della Piromanzia un tipo di divinazione tramite il fuoco.
Catoptromanzia
Ed ancora, vi è mai capitato di fissare lo specchio e vedervi i tratti cambiati, invecchiati o diversi? Di certo non avrete il potere di interrogare lo specchio come la Regina Grimilde in Biancaneve, ma sappiate che comunque ciò che fate rientra della Catoptromanzia, appunto l’arte mantica di ricercare risposte, con varie tecniche dagli specchi.
Oniromanzia
Per ultima, ma non certo per importanza l’Oniromanzia è da sempre consciamente o inconsciamente praticata da tutti. Anticamente i sacerdoti andavano a dormire nei templi per avere sogni premonitori, ma anche ad oggi molto in voga è largamente utilizzata, basti pensare alle tecniche per i viaggi astrali ed il sogno lucido.
E’ un’arte praticabile per avere indicazioni dal nostro Sè superiore basta saper riconoscere quali sogni sono degni di attenzione che possiamo chiamare premonitori e quali sono solo frutto della nostra mente ed anche se a naso li sappiamo distinguere, più difficile è carpirne il significato ed accettare cosa la nostra anima vuole dirci, d’altronde come canta Cenerentola di Walt Disney ” I sogni sono desideri chiusi in fondo al cuor…”